LINO CATALDI e la sua "UNICITA'"

 
E' difficile pretendere di considerare verbalmente i quadri di questo AUTORE inconsueto poiché, in ognuno di essi, si è tenuti a percorrere - per intuizione - un duplice itinerario: dai primordi della storia dell'uomo ai giorni nostri (attraverso le innumerevoli e multiformi sedimentazioni che si sovrappongono e formano il "tessuto" dell'opera) e, a ritroso, dai giorni nostri (e futuri) ai primordi della vita sulla Terra. Se mi fosse concesso oserei dire che la sua non è Arte alla portata di tutti, bensì Arte per iniziati ma … so che proprio Lui, Cataldi, non mi approverebbe. Le forme s'incontrano, s'intersecano s'incrociano all'interno - oltre che del quadro - del suo animo. Non c'è, infatti, secondo il mio modo di concepire l'Arte, alcuna possibilità di proporre, con efficacia, argomenti che non siano stati prima assimilati spiritualmente, sofferti con intensità, sottoposti ad un processo intimo di disgregazione e quindi, giunti alla dovuta focalità, reinventati ed esternati attraverso l'uso delle tecniche e del colore. Non sono "Critico d'Arte", sono scrittrice e lo sottolineo affinché ognuno possa sentirsi - come Me - completamente "spogliato" di fronte a Lui, alla sua personale abilità de giocare, oltre che con i suoi, con gli altrui sentimenti, così come ama giocare con pennelli, forme e colori. Elementi fondamentali ed insostituibili sono, all'interno delle sue opere l'Erotismo ed il suo soffocamento; la Castità chiamata in causa non come traguardo (o disciplina) ma come rifiuto di ogni forma di violenza e infine i "mostri" che - oggi più che mai - abitano l'uomo. Ad ogni osservatore cauto, più che a Critici specializzati, Cataldi offre un panorama psicologico e culturale, inesauribile, un materiale antropologico difficile di sondare e, infine, un lungo cammino da percorrere per poterlo raggiungere. Forse il metodo migliore per non perderlo di vista e per non fraintenderlo E' quello di aspettarlo, pazientemente, là dove finirà per passare ossia all'interno dei suoi Quadri, in quello stesso spazio spirituale che tutti gli uomini dovrebbero - fraternamente - occupare. Il mio non è un commento bensì un invito rivolto all'Osservatore, attento o distratto che sia, ad entrare nelle opere di Cataldi per assaporare fino in fondo la sconcertante atmosfera che vi regna a che le caratterizza, per individuare il punto focale di ognuna e per scoprire, come Lui stesso tenta di fare, il significato quasi occulto di ogni situazione. Sensualità e commiserazione Offerta e rifiuto Desiderio di evasione e sopraffazione Spavalderia e profonda consapevolezza sono le pietre miliari che l'Autore ha considerato e con le quali ci sfida - ora - per stimolare la nostra ricerca. Se sappiamo avvicinare la sua interiorità possiamo dimostrargli di averlo capito e quindi amorevolmente apprezzato. Questo è molto importante per qualsiasi Artista e lo è ancor più per chi, come Lui, non si stanca di richiamare l'attenzione sui temi più scottanti dei nostri e di tutti i tempi, gli stessi che ogni giorno sconvolgono l'Animo Umano e creano, al posto di contatti concreti, illusioni effimere e trame ingannevoli. Suoi dipinti ora vi aspettano. Le parole che ho scritto, nella loro essenzialità, non saranno state sprecate se avranno avuto - al meno in parte - il merito di aver presentato a voi tutti una delle innumerevoli "facce" che, in uguale misura, concorrono a formare quella che io ho chiamato e continuo a chiamare "UNICITA'" Di Lino Cataldi, testimone-interprete molto sensibile di ogni umana esperienza.
L'Ape Regina